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Alberto, in breve


Bambino appassionato di maschere e travestimenti (oltre a saccheggiare l'armadio della nonna, possedeva una dozzina di costumi di carnevale), in gioventù rinnega la vocazione per il teatro per dedicarsi agli studi classici ed alla Legge (con la maiuscola).

Questa scelta, che sembrerebbe avvalorare la tesi di chi lo giudica persona di buon senso è stata dettata, in realtà, da una sapiente mistura di paura e pigrizia.

Il nostro diventa così serio e stimato professionista, per il quale il teatro è solo un'occasione mondana.

Superata la soglia dei trentacinque anni, Albert si accosta nuovamente alla recitazione, ma nascondendosi dietro una menzogna. Dichiara, infatti, di voler realizzare il suo sogno di bambino, ma le sue motivazioni sono più bieche: vuole fare colpo su una ragazza.

Entra così a fa parte dei Giallopalo, compagnia naif, ma di belle speranze, la cui contagiosa energia appunto lo contagia.
La ragazza viene, quindi, archiviata; la voglia di "fare teatro" no.

Grazie alla collaborazione dei Giallopalo con Interezza e con l'Extraordiner Compagnì, conosce l'ebbrezza del teatro di strada e soprattutto conosce
Polly, della quale si innamora (le ragazze sono il suo punto debole), ricambiato (almeno così si dice).

Alterna, quindi, i panni di rampante avvocato a quelli di guitto e, al seguito di Interezza, non perde mai di vista la sua nuova fiamma.