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Claudia, a fumetti

"Il grande squilibrio" è una grafick novels uscita nel 2022 per BeccoGiallo. Un libro a fumetti.

Si tratta della prima sceneggiatura per fumetto di Max e Claudia, e perché abbiano chiesto proprio a loro di scriverla resta un mistero.

Soprattutto considerato che i partnerss di questa avventura sono gente seria e affermata, da Angelo Tartaglia, senior professor di fisica all’università di Torino, a Ezio Bertok, presidente del Controsservatorio Valsusa, a TAMassociati, studio di architetti attivo sulla scena internazionale, a Luca Mercalli che ne ha fatto la prefazione, a BeccoGiallo appunto, che prima di questo ha pubblicato grandi nomi del fumetto e dopo di questo ha detto che piuttosto va a lavorare in catena di montaggio.


Sta di fatto che, partendo dal libro di Tartaglia "Clima - lettera di un fisico alla politica", gli sceneggiatori si sono messi a studiare ghiacci che si sciolgono, palme che crescono in Alaska, pinguini abbronzati e polveri troppo sottili.

E hanno scoperto che il cambiamento climatico ha a che fare con cose molto concrete, tipo il PIL, le grandi opere, la crescita economica.
Termini come eco, bio, green e affini, sono la vernice con la quale politici di ogni schieramento tentano di coprire le crepe di un sistema disastroso per il pianeta, e quindi per tutti.


Così gli sceneggiatori si sono immaginati un pantheon globalizzato dove gli dèi antichi, quelli che in ogni angolo del pianeta i nostri avi omaggiavano per far cessare i fenomeni, si confrontano con quelli moderni, Dio Denaro, Dio Pil, Dea Innovazione, quelli invocati a gran voce da ministri industriali sindacati e compagnia cantante.

Ne è nata una storia che, con taglio ironico e accattivante, punta ad un pubblico giovane e non solo, offrendo spunti per ragionamenti, riflessioni e approfondimenti.
Su un tema attualissimo che è ormai all’ordine del giorno nelle agende e nel meinstrim, tanto quanto è assente nelle decisioni e nelle azioni concrete.


Nel 2024, dopo tante presentazioni in giro per mezza Italia dalle quali è più volte emersa la richiesta, gli sceneggiatori lo hanno trasformato anche in una messinscena teatrale da loro stessi interpretata.