stagione 2007-2014Gli spettacoli che arrivano dai percorsi teatrali, che si concludono con una messinscena che sintetizza tutto il per-corso, che realizza e conclude l'apprendimento, mettendosi in mostra di fronte ad un pubblico ristretto di amici parenti conoscenti esperti curiosi.
Il pozzo di BabeleUn laboratorio teatrale di sei mesi, a cui partecipano utenti del servizio sanitario di psichiatria e operatori sociali.
Per lavorare col teatro attraverso le esperienze di chi ha vissuto una malattia mentale certificata e di chi non ha ancora avuto una certificazione e dubita di essere "normale".
La costruzione di una messinscena ironica costruita con i partecipanti sul baccano della quotidianità, che anche quando sembra tranquillizzante riserva sorpresa e turbanti rumori di fondo interiori.
Andando in scena sia di fronte ad amici parenti responsabili istituzionali, sia in una rassegna teatrale.
Il chiodo fissoUn laboratorio teatrale di quattro mesi, a cui partecipano utenti del servizio sanitario di psichiatria e cittadini qualsiasi.
Per lavorare col teatro attraverso le esperienze di chi ha vissuto una malattia mentale certificata e di chi non ha ancora avuto una certificazione e dubita di essere "normale".
La costruzione di una messinscena ironica sul "chiodo fisso", su quei punti diversi e variegati su cui tutti prima o poi ci si incastra. In ambiti diversi, in modalità diverse. Ma non riuscendo più ad uscirne, e continuando ad essere ipnotizzati, calamitati o incastrati da quel chiodo.
Percorso InterezzosoIl laboratorio aperto a chiunque provare il mettere in scena a mò di Interezza.
Prende spunti da percorsi diversi dei docenti e in particolare dal percorso comune del laboratorio interno della compagnia, che per anni si è incontrata una volta al mese, per lavorare anche oltre alle tecniche teatrali, come singoli e come gruppo.
Cercando maschere quotidiane e maschere immaginarie e maschere interiori e maschere buffe e maschere desiderate e...
Provando tecniche e modalità che utilizzano il corpo, la voce, l'espressione, la tensione, il colore, il ritmo.
Lavorare sulle sfaccettature che compongo la personale molteplicità, per toccare anime proprie e collettive, provare a togliersi maschere quotidiane e metterne altre teatrali, scoprire blocchi e talenti, sperimentare ruoli diversi da quelli familiari culturali abitudinari.
Andando in scena "diversi" di fronte ad amici parenti soci conoscenti curiosi.
Scuola popolareSerate aperte in case di quartiere e circoli, a cadenza bisettimanale, con libertà di frequenza, senza iscrizione, senza obbligo di partecipazione continuativa, per provare il mettere in scena a mò di Interezza.
Perchè il teatro è un mezzo di relazione con gli altri e di conoscenza di sè.
Per togliersi maschere quotidiane e metterne altre teatrali, per lavorare sulle sfaccettature che compongono la personale molteplicità, per scoprire blocchi e talenti.
Non dietro tecniche o teorie, ma nella ricerca della nostra espressività corporea emotiva ed intellettuale, guidata da chi quest'esperienza l'ha consolidata e messa in pratica.