stagione 2009-2010Il racconto del decreto di archiviazione con cui il tribunale sentenzia che non c'è nessun colpevole dello sgombero violento del 6 dicembre 2005 contro i NoTav in Valsusa.
Una storia che si ripete uguale in molti contesti diversi, da Genova a Chiaiano passando per Venaus.
Un testo teatrale scritto da un giudice dal nome altisonante e raccontato da un triumvirato di tempi lontani, conoscitore di imperi e di strategie imperiali.
Il linguaggio legalese è aulico, complesso.
I tre triumviri lo reinterpretano e spiegano, tirando fuori i tra-le-righe e i sottintesi.
Dopo aver visto passare ondate ed ondate di nipotini, che nel corso dei secoli hanno cercato di copiare la potenza del grande impero romano, il triumvirato snocciola in maniera semplice i nodi e le valutazioni su quello che sta succedendo nell'impero attuale, forse uno dei più scarsi e più subdoli della storia.
E la sostanza che ne emerge è più che semplice.
Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2005, un gruppo di cittadini pacifici viene sgombrato dal presidio di Venaus.
Si sono accampati con tende e stanno dormendo dove dovrebbero iniziare i lavori di una trivella per i sondaggi del Tav.
Ma arrivano le forze e li fanno sgombrare.
La notizia finisce su tutti i giornali e telegiornali.
Circa 500 poliziotti e carabinieri che infieriscono contro una trentina di manifestanti, mandandone molti all'ospedale, picchiandone altri e non lasciando passare nemmeno i barellieri del 118, e malmenando anche alcuni giornalisti.
I manifestanti presentano querele e denunce contro le forze dell'ordine e il contraddittorio finisce al tribunale di Torino.
Che a giugno 2009 emette la sua sentenza: decreto di archiviazione per impossibilità di identificare chi abbia effettivamente procurato lesioni.
Nessun identificato, procedimento contro ignoti, archiviazione.
Una storia emblematica.