stagione 2023Era una qualsiasi giornata nè buia nè tempestosa.
Con nulla di quel colore drammatico o malinconico che leggendariamente dovrebbe far accendere l'ispirazione degli artisti e dei visionari.
Una giornata speciale perchè quel giorno fu la fondazione, fu scritto il manifesto, fu deciso il nome della compagnia e le date dei primi spettacoli.
"L'interezza non è il mio forte,
per essere a mio agio ho bisogno di una parte"
(Giorgio Gaber)
Una serata per il racconto di 20anni di storia.
Racconto teatrale, chiaramente.
Era il 9 marzo 2003 quando nacque (o nacquette) "L'interezza non è il mio forte", compagnia teatrale di teatro civile che debutta un mese dopo con lo spettacolo "Io se fossi Gaber".
C'era da tempo, tra i fondatori della compagnia, l'idea che si potesse coniugare e fondere l'anima artistica con l'anima sociale, fare in modo che il teatro diventasse uno strumento per poter affrontare temi e contenuti che riguardavano la società, gli individui, il vivere insieme e il lottare per migliorare la propria vita e quella degli altri.
Da allora Interezza ha scritto sceneggiato e messo in scena spettacoli dal femminile politico e sociale alla storia NoTav, dallo sguardo tagliente di Gaber a quello poetico ed irriverente di De Andrè, dai racconti della Diaz al G8 di Genova alle guasconerie cialtrone dei saltimbanchi che parlano di globalizzazione.
Centinaia di repliche, in giro per mezza italia.
Il teatro è arte sociale, civile, quella forma d'arte che si occupa e si preoccupa delle questioni degli uomini, portando sul palcoscenico frammenti di storia collettiva così come interrogativi attuali e quotidiani, non solo per raccontare fatti, ma per far riflettere.
Il teatro è, per Interezza, teatro civile.
Da 20 anni.