Nasce
nel 2003 con l'obiettivo di fare teatro, in particolare attraverso lo scrivere e mettere in scena spettacoli ironici sull'attualità.
Da subito sceglie di intraprendere la strada dell'arte sociale, del teatro che parte dagli interrogativi collettivi, dalla narrazione di eventi storici, da faccende di contemporaneità che suscitano riflessioni, dispute, quesiti.
Concentra perciò la sua
attività artistica nel teatro civile, quella forma di
teatro di tradizione antichissima che, lungi dal voler essere mero intrattenimento, nasce come espressione del confronto e delle riflessioni sulla collettività e sul vivere comune.
Una forma che non si accontenta di un pubblico spettatore, ma esige un pubblico che si interessa e interroga su questioni che lo riguardano e che lo coinvolgono come parte della comunità.
Da allora, ha messo in scena circa 54 titoli, suddivisi in
progetti spettacolo tematici.
Dal femminile politico e sociale alla storia dei NoTav, dallo sguardo tagliente di Gaber a quello poetico ed irriverente di De Andrè, dai racconti della Diaz al G8 di Genova alle guasconerie cialtrone dei saltimbanchi che parlano di globalizzazione.
Gli spettacoli sono stati rappresentati in più di 120 città diverse, toccando 30 province, 11 regioni italiane, per un
totale di circa 1010 repliche.