Le origini del teatro
Il Teatro, alle sue origini, nasce dall'atavica ansia umana di relazionare con le divinità e il bisogno dell'uomo di intessere rapporti con i suoi simili. Ha quindi da subito un duplice funzione: animistica e ludica
Animismo e magia, elementi iniziali delle religioni al loro nascere, coi loro riti, cerimonie e culti, hanno dato inizio alle prime forme reali di teatro.
L'uomo dell'antichità, in balia degli elementi naturali, fulmini, terremoti, inondazioni, ritenute manifestazioni del soprannaturale, inventa esseri fantastici dai quali farsi proteggere ed impara, attraverso l'imitazione, il verso e la danza ad evocarli, rappresentandoli, mettendoli in scena attraverso i riti.
Nel corso dei secoli culti, liturgie riti arcaici, fatti di gesti e musiche, si succedono e si evolvono. Al culto degli spiriti subentra il culto degli antenati e a questo il culto degli dei.
Tutto ciò fino all'avvento dei Re. Coi Re si cambia il mito, secondo le necessita' del Re e delle classi dominanti. Con questo culto tutta la forma teatrale, profana e sacra, diventa forma di dialogo: il teatro diventa sempre più mezzo di conoscenza, legame sociale, presa di coscienza, ed, in sintesi, specchio della società.
La sua storia comincia.